La normativa sull’installazione del bagno chimico per eventi prevede che l’accesso ai servizi igienici sia garantito anche ai diversamente abili. Per il bagno chimico per disabili vengono imposti dei requisiti minimi, oltre a quelli standard.
Bagno chimico per disabili: requisiti
In particolare le cabine dei bagni mobili per disabili devono essere sufficientemente spaziose per permettere lo spostamento della sedia a rotelle. Secondo le previsioni della normativa vigente (Uni EN 16194), l’accesso deve essere largo almeno cm 80 e larghezza e profondità interne devono essere di minimo cm 140. Non è infatti espressamente richiesto che la carrozzina giri a 360 gradi.
Un bagno chimico per disabili ideale avrà però una pianta di 150×200 in modo che la carrozzina possa avere spazio di manovra in tutte le direzioni. Sono previsti inoltre maniglioni d’appoggio per facilitare l’uso del bagno.
Anche l’accesso alla cabina deve essere facilitato: i wc per disabili hanno una porta più grande e a livello del suolo (senza rialzi) per permettere l’accesso e garantire spazio di manovra alla sedia a rotelle. La maniglia sul portellone della cabina non deve essere più alta di 80 cm da terra. Il pavimento interno deve essere antisdrucciolo.
Per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi interni, il lavabo deve essere laterale rispetto all’entrata e la collocazione dei sanitari deve essere tale da consentirne un utilizzo pratico (ad esempio il water deve essere alto non più di 50 cm ed essere collocato nella parete opposta rispetto a quella dell’accesso).
Bagno chimico per disabili: dove e come
Quanti bagni chimici per disabili bisogna prevedere quando si organizza un evento? Stando alla normativa deve esserne installato almeno uno. Se i bagni mobili totali sono più di uno, il rapporto dei bagni per disabili è di 1 a 10. Lo scopo è chiaramente quello di prevedere un numero di bagni proporzionato e adeguato alla quantità di frequentatori stimata per l’evento.